Archive for the Uncategorized Category

Posted in Uncategorized on 11 novembre 2011 by Bon Dorino

LINEA VERDE RAI TV

http://www.lineaverde.rai.it/

Un lungo viaggio tra i prodotti, i sapori, le tradizioni della nostra terra.

Posted in Uncategorized on 11 novembre 2011 by Bon Dorino


ARTE SELLA
www.artesella.it

Arte Sella è una manifestazione internazionale di arte contemporanea nata nel 1986, che si svolge all’aperto nei prati, nei boschi della Val di Sella (comune di Borgo Valsugana, provincia di Trento). 

Il progetto artistico vuole essere non solo un’ esposizione qualificata di opere d’arte, ma anche e soprattutto un processo creativo: l’opera è seguita giorno per giorno nel suo crescere e l’intervento dell’artista deve esprimere il rapporto con la natura basato sul rispetto, traendo da essa ispirazione e stimolo.
Le opere sono generalmente tridimensionali, perché ottenute con sassi, foglie, con rami o tronchi; più raramente sono utilizzati oggetti, materiali o colori artificiali e sono collocate all’aperto: il visitatore può così vedere le opere e allo stesso tempo godere delle particolarità ambientali del luogo (diversi tipi di bosco, presenza di rocce, di alberi monumentali…).
Alla chiusura della manifestazione le opere sono abbandonate al degrado e si inseriscono nel ciclo vitale della natura.

Posted in Uncategorized on 11 novembre 2011 by Bon Dorino

ARTE SELLA
http://www.artesella.it

Arte Sella è una manifestazione internazionale di arte contemporanea nata nel 1986, che si svolge all’aperto nei prati, nei boschi della Val di Sella (comune di Borgo Valsugana, provincia di Trento).
Il progetto artistico vuole essere non solo un’ esposizione qualificata di opere d’arte, ma anche e soprattutto un processo creativo: l’opera è seguita giorno per giorno nel suo crescere e l’intervento dell’artista deve esprimere il rapporto con la natura basato sul rispetto, traendo da essa ispirazione e stimolo.
Le opere sono generalmente tridimensionali, perché ottenute con sassi, foglie, con rami o tronchi; più raramente sono utilizzati oggetti, materiali o colori artificiali e sono collocate all’aperto: il visitatore può così vedere le opere e allo stesso tempo godere delle particolarità ambientali del luogo (diversi tipi di bosco, presenza di rocce, di alberi monumentali…).
Alla chiusura della manifestazione le opere sono abbandonate al degrado e si inseriscono nel ciclo vitale della natura.

TRAFOI

Posted in Uncategorized on 11 novembre 2011 by Bon Dorino

TRAFOI
 
http://www.trafoi.net/
 
 PRESENTAZIONE:
 

"Questo sito su Trafoi (m 1.545 s.l.m.) paese di circa 90 abitanti della provincia di Bolzano (guarda dov'è) al centro del Parco Nazionale dello Stelvio, è nato per chi ha lasciato qui la Gioventù ed il….Cuore…
 
E' il paese natale di Gustav Thöni, campione del mondo di sci negli anni 1971, 1972, 1973 e 1975; oggi gestore di un hotel di Trafoi, insieme alla sua famiglia.
 
Trafoi, paese di grande energia mistica, ha ancora il profumo delle cose vere, della Natura spontanea; immerso nella magia delle Alte Montagne, dei Grandi Boschi e delle Tre Fontane che trasformano il soggiorno in un sogno incantato.
 
Qui potrai ancora sentire l'odore dell'erba tagliata, dei fiori e delle stalle, del muschio che cresce e della legna che arde, il suono della campana che rintocca le ore ed il gallo i giorni, sui sentieri e nei boschi potrai ascoltare……la tua vita….

 
In questo luogo si viene per fare delle escursioni (o per sciare), per godersi il Sole e la Natura del Parco Nazionale dello Stelvio, per respirare aria pura e per disintossicarsi dallo stress, ma pensate pure che la cucina altoatesina vi farà dimenticare i migliori ristoranti della vostra città.
 
Il Paese offre un bellissimo panorama che non potrete trovare in altri posti sulle Alpi. Per questo vi rimando alle numerose fotografie del luogo.
 
Dopo aver sfogliato il menu a partire dall'introduzione, nel link per i contatti potete chiedere qualsiasi cosa o fare segnalazioni; inoltre è possibile lasciare un messaggio di visita nel guestbook.
 
Se a Trafoi hai lasciato un po' del tuo Cuore, iscriviti al Forum per tenerti aggiornato e per parlare di questo splendido paese dell'Alto Adige….. Buona navigazione!
 
 
molti sembrerà strano che qualcuno possa fare un sito su un Paese che non è il suo, ma vorrei far conoscere meglio questo luogo incantato dell'Alto Adige, a me tanto caro, ove ho sempre trascorso bellissimi periodi di vacanza.
Dopo oltre trentanni di soggiorni a Trafoi, come mio primo intento è dare alcuni consigli a chi è in procinto di fare delle ferie da queste parti.
Aspiro anche ritrovare e riunire qui, tutti quelli che hanno vissuto le mie stesse esperienze a Trafoi; a tal proposito ho creato delle pagine di fotografie: nella "Galleria – L'album dei Ricordi", se qualcuno si riconoscesse e volesse che la sua immagine non fosse inserita su questo sito, può chiederne la rimozione.
Mi auguro, soprattutto, di fare anche nuove conoscenze per scambiarsi opinioni su questo paese, attraverso il Forum aperto appositamente.
L'idea del sito su Trafoi è quella di colmare qualcosa che mancava e, naturalmente, raccogliere in un unico sito più notizie possibili su Trafoi, per trascorrere al meglio un periodo di ferie.
Seppur dalla lettura della "Storia personale a Trafoi" potete comprendere il vero motivo che mi ha spinto a fare questo progetto, voglio precisare che non sono stato pagato da alcuno per dire qualcosa o indicare qualche sito di cui mi sono servito e di cui mi servo ancora, spero di non averne dimenticato qualcuno.
I siti web gestiti da persone del posto, forse senza volere, non dicono cose molto importanti.
Noi "italiani", però – perchè seppur Trafoi si trova in Italia, i Sud-tirolesi non si considerano affatto Italiani (l'unico "difetto", ma è comprensibile se andiamo a vedere la Storia Altoatesina) – abbiamo sempre bisogno di sapere qualcosa in più. Questo non è il luogo per fare politica, ma se non siete mai andati in Alto Adige, non intavolate mai questo genere di discorsi, questo è il mio primo vero consiglio. Quelli come me che hanno provato a farlo 20-30 anni fa con i ragazzi o gli adulti del posto, hanno trovato l'unico vero disaccordo con queste persone alle quali si guarda con grande dignità e rispetto e, a volte anche invidia, per la scelta di vita che fanno quotidianamente su queste alte montagne.
Comunque si può dire che per il turista amante della montagna, questo luogo è rimasto ancora un piccolo paradiso rispetto al mondo delle vacanze "mordi e fuggi", i prezzi sono molto accesibili e vi accorgerete della sincera ospitalità e seria professionalità. Qui siamo in Alto Adige dove è quasi tutto perfetto (forse è per questo che gli abitanti non si sentono italiani?).
A Trafoi si può venire anche solo per un lungo "ponte" o per un week-end, ma per sentire veramente i cambiamenti positivi che avvengono nella mente e nell'organismo, sono necessari almeno una decina di giorni.
 
L'ispirazione per un sito web è nata da: "Stelvio – Compendio di notizie" (Stelvio-Gomagoi-Trafoi-Solda) di Franco Della Rosa del Gruppo Ricerca Fotografica, a cui ho dedicato anche un link.
Ho potuto notare con quanta cura e passione il signor Della Rosa ha scritto una raccolta di notizie su questa valle. Dopo una breve introduzione di Gustav Thöni, l'autore presenta un'infinità di cose meravigliose ascoltate dagli abitanti o ricercate negli archivi storici.
In questo libro troverete aspetti geologici, storici, culturali; tradizioni e leggende di questa bellissima valle. Il libro lo potete trovare on line al sito di cui sopra.
Ora mi permetterà l'autore di citare questa sua frase: "Quale assiduo ospite di questi luoghi, insieme alla mia famiglia, ho ritenuto doveroso ricambiare con questo scritto ai piacevoli e frequenti soggiorni che qui trascorro".
Oggi questa frase rappresenta un po' anche me: quale assiduo ospite di questi luoghi, insieme alla mia famiglia, dal 1971 fino al 2002, ma che dal 2009 ho ripreso a frequentare da solo, ho ritenuto doveroso ricambiare con questo "sito web" ai piacevoli e, proprio dal 2009, frequenti soggiorni che qui trascorro!
Nonostante l'invito a leggere il libro del signor Della Rosa (vi assicuro che non mi ha pagato nulla per questa pubblicità, ma quando una cosa è fatta bene bisogna dirlo) al fine di conoscere questa valle e, non solo per una decina di giorni di vacanza, ma in modo molto più approfondito (cosa che potete fare anche da casa, prima di partire); io direi di passare in rassegna il materiale che ho preparato per farvi avere il massimo delle informazioni su questo angolo del Parco Nazionale dello Stelvio.
 
"STORIA DI TRAFOI "
 
*Ricercatori e studiosi suppongono e, tradizioni confermano, che il luogo dove ora sorge il Santuario dell'Apparizione delle Tre Fontane Sante era frequentato anticamente dai Druidi celtici i quali istruivano i loro successori.
 
In una descrizione di S.Enodio, Vescovo di Pavia (morto nel 521), si legge che un S.Antonio fuggì da Bormio al momento in cui avrebbe dovuto divenire prete, salì lungo la Valfurva per raggiungere il maso Milanz (la collina del paese di Tarces). Trovò due eremiti delle Tre Fontane e si unì a loro fermandosi fino alla morte di questi. (P. Sebastiano Heinz – I celti in val Venosta – 1895). Già prima di Cristo, allora qui esisteva un posto di culto pagano e nell'epoca del cristianesimo vissero eremiti cristiani. Se le annotazioni di S.Enodio sono veritiere, il Santuario delle Tre Fontane sarebbe uno dei più antichi dell'Alto Adige.
 
Nel 1229 il pio pastore di nome Moritz, vide tre getti d'acqua uscire improvvisamente dalla roccia e ciascuno portava con sé una croce. Il documento dice: "In verità gli angeli sono scesi dal cielo ed hanno portato tre croci". Nell'incanto dell'avvenimento il pastore afferrò una delle croci e, tenendola nella mano destra, disse: "Offro questa croce alla parrocchia di Stelvio di S.Ulrich". Ancora oggi a Stelvio la croce viene portata nelle processioni, per tradizione, sull'asta della bandiera dei giovani scapoli. "L'altra croce la offro", così continuò il pastore, "al convento di S.Giovanni Battista a Monastero (Mustair, in Svizzera)". Mentre il pastore pensava a chi potesse offrire la terza croce, questa sparì tra le acque.
Nella chiesa del santuario c'è un quadro votivo del 1693 che illustra la leggenda. Si vede un pastore con due croci in mano, mentre la terza viene portata via dall'acqua. Da questo miracolo delle acque con le tre croci ebbe origine il Santuario delle Tre Fontane Sante di Trafoi. Il credo popolare attribuisce miracolosi effetti a queste acque, però bisogna bere da tutte e tre le sorgenti.
 
Dopo la morte dell'eremita Johannes de Grava, il luogo del suo operato venne dimenticato dai pochi abitanti della valle. Ma la Madonna, non senza motivo, aveva scelto questo luogo per elargire le Sue grazie divine. La tradizione racconta una leggenda sul ritrovamento dell'Immagine Miracolosa. Un povero taglialegna volle abbattere un albero nei dintorni ove aveva vissuto padre de Grava. Ai primi colpi di scure, uscì una voce dalla pianta: "Taglia pure, ma non tagliare Me". L'uomo si spaventò e, sentendosi in vicinanze celesti, si gettò in ginocchio. Quando osò alzare gli occhi, vide il volto amabile della Madonna. Sull'albero fra i rami, c'era l'Immagine della Madonna, che ancora oggi si venera nel Santuario. In questo luogo subito dopo questo avvenimento venne costruita una piccola cappella in legno. In seguito molti devoti vennero ad ammirare la Madonna ritrovata miracolosamente. La cronaca parla di una processione del 1526 e della decisione di costruire una cappella in muratura. Ma ciò avvenne soltanto cento anni dopo, quando fu costruita la cappella di Loreto (1645), che ancora oggi si trova davanti alla chiesetta. (…)
 
Il nome del paese venne modificato col passare degli anni e dei secoli. Nel 1304 era Traful, nel 1327 Trefulio, nel 1485 Trefoi, nel 1741 Trofoi, nel 1840 Trofoy e dal 1863 Trafoi; gli abitanti odierni dicono Trafui. Si pensò che il primo nome Traful (Trefisol) derivasse da "Tribulium" (acqua in bollimento). Poi si considerò il numero "tre" e cioè, tre foglie, tre foci, tre casolari o masi, tre focolari. Le più recenti indagini considerano che derivi da Tra-auer cioè "sentiero contorto".
 
Trafoi iniziò ad essere abitato verso il 1520. Già a quei tempi viveva nella valle la stirpe dei Thöni, quindi dei Platzers e degli Ortler.
 
*Bibliografia: "Tratto da un opuscolo che si può trovare all'interno del Santuario delle Tre Fontane Sante, prima edizione italiana di Thöni Matthias".
 
Trafoi iniziò ad essere conosciuto verso il 1825 con l'apertura della strada del Passo dello Stelvio voluta dall'Imperatore Francesco d'Austria, ma la maggior frequentazione di questi luoghi da parte di visitatori provenienti dall'area culturale anglosassone avvenne intorno al 1877. Il motivo è riconducibile ad un omicidio che rese famosa di colpo Trafoi soprattutto in Inghilterra.
Il 16 luglio 1876 il quarantenne francese Henry Perreau, chiamato de Tourville, sulla strada dello Stelvio, nel tratto tra Sottostelvio e Trafoi, nei pressi della Rocca Bianca (ove è stata posta una piccola lastra di marmo), assassinò la moglie inglese Madaleine, nata Miller. L'omicidio e il processo, svoltosi a Bolzano nell'anno 1877, trovarono un ampio riscontro su tutta la stampa mondiale. Tourville tra I'altro fu condannato a morte, più tardi la pena fu commutata con venti anni di prigione, ma morì dopo 14 anni. Il motivo dell'omicidio fu il tentativo di impossessamento dell'eredità della moglie.
 
Lo slancio a livello turistico, vero e proprio, si ebbe in particolare dal 1895 con la costruzione del Grand Hotel Trafoi ad opera di T. Christomannos.
Il Grand Hotel (300 letti) faceva parte di una catena di alberghi costruita in concomitanza con la Strada delle Dolomiti e l’Hotel sul lago di Braies. L’albergo è andato distrutto nel 1917 da un incendio e non è stato più ricostruito.
Oggi sono ancora visibili i resti ed all'interno sono stati costruiti i servizi igienici del campeggio.
 
Il turismo, per ovvie ragioni, rimase sospeso nella prima guerra mondiale essendo il territorio zona di guerra e nella seconda quale presidio di confine militare.
Nel 1918, alla fine della Prima Guerra Mondiale, Trafoi e tutto il Trentino Alto Adige vennero annessi all'Italia.
La zona dimostrava di essere senz'altro un'area naturale da proteggere e Trafoi è rimasto inevitabilmente al centro del Parco Nazionale dello Stelvio istituito con L. nr. 740 del 24 aprile 1935.
La gratuita pubblicità del luogo la fece Gustav Thöni, nato proprio a Trafoi nel 1951, divenne campione del mondo di sci negli anni '70 e tutti si interessarono a questo piccolo paese del Val Venosta.
 
Seppur nessuno ha dimenticato le imprese di questo grande sciatore, oggi Trafoi, in Alto Adige e nel Tirolo austriaco, è conosciuto soprattutto per il Santuario della Madonna delle Tre Fontane, luogo di grande energia mistica e non per pochi, anche miracolosa….
E' senz'altro storia di Trafoi la tradizione della processione per la Madonna delle Tre Fontane che avviene in due momenti ben precisi: il lunedì dopo la domenica di Pentecoste (dal paese al Santuario delle Tre Fontane) e l'ultima domenica di settembre (dal Santuario alla Chiesa del paese).
 
Nei pressi del Santuario gli alpinisti esperti sono a conoscenza che c'è uno dei sentieri per le scalate all'Ortles (m. 3.905 s.l.m.), cima più alta delle Alpi Orientali e scalata per la prima volta nel 1804."

Posted in Uncategorized on 11 novembre 2011 by Bon Dorino

TRAFOI
 
http://www.trafoi.net/
 
 PRESENTAZIONE:
 

"Questo sito su Trafoi (m 1.545 s.l.m.) paese di circa 90 abitanti della provincia di Bolzano (guarda dov'è) al centro del Parco Nazionale dello Stelvio, è nato per chi ha lasciato qui la Gioventù ed il….Cuore…
 
E' il paese natale di Gustav Thöni, campione del mondo di sci negli anni 1971, 1972, 1973 e 1975; oggi gestore di un hotel di Trafoi, insieme alla sua famiglia.
 
Trafoi, paese di grande energia mistica, ha ancora il profumo delle cose vere, della Natura spontanea; immerso nella magia delle Alte Montagne, dei Grandi Boschi e delle Tre Fontane che trasformano il soggiorno in un sogno incantato.
 
Qui potrai ancora sentire l'odore dell'erba tagliata, dei fiori e delle stalle, del muschio che cresce e della legna che arde, il suono della campana che rintocca le ore ed il gallo i giorni, sui sentieri e nei boschi potrai ascoltare……la tua vita….

 
In questo luogo si viene per fare delle escursioni (o per sciare), per godersi il Sole e la Natura del Parco Nazionale dello Stelvio, per respirare aria pura e per disintossicarsi dallo stress, ma pensate pure che la cucina altoatesina vi farà dimenticare i migliori ristoranti della vostra città.
 
Il Paese offre un bellissimo panorama che non potrete trovare in altri posti sulle Alpi. Per questo vi rimando alle numerose fotografie del luogo.
 
Dopo aver sfogliato il menu a partire dall'introduzione, nel link per i contatti potete chiedere qualsiasi cosa o fare segnalazioni; inoltre è possibile lasciare un messaggio di visita nel guestbook.
 
Se a Trafoi hai lasciato un po' del tuo Cuore, iscriviti al Forum per tenerti aggiornato e per parlare di questo splendido paese dell'Alto Adige….. Buona navigazione!
 
 
molti sembrerà strano che qualcuno possa fare un sito su un Paese che non è il suo, ma vorrei far conoscere meglio questo luogo incantato dell'Alto Adige, a me tanto caro, ove ho sempre trascorso bellissimi periodi di vacanza.
Dopo oltre trentanni di soggiorni a Trafoi, come mio primo intento è dare alcuni consigli a chi è in procinto di fare delle ferie da queste parti.
Aspiro anche ritrovare e riunire qui, tutti quelli che hanno vissuto le mie stesse esperienze a Trafoi; a tal proposito ho creato delle pagine di fotografie: nella "Galleria – L'album dei Ricordi", se qualcuno si riconoscesse e volesse che la sua immagine non fosse inserita su questo sito, può chiederne la rimozione.
Mi auguro, soprattutto, di fare anche nuove conoscenze per scambiarsi opinioni su questo paese, attraverso il Forum aperto appositamente.
L'idea del sito su Trafoi è quella di colmare qualcosa che mancava e, naturalmente, raccogliere in un unico sito più notizie possibili su Trafoi, per trascorrere al meglio un periodo di ferie.
Seppur dalla lettura della "Storia personale a Trafoi" potete comprendere il vero motivo che mi ha spinto a fare questo progetto, voglio precisare che non sono stato pagato da alcuno per dire qualcosa o indicare qualche sito di cui mi sono servito e di cui mi servo ancora, spero di non averne dimenticato qualcuno.
I siti web gestiti da persone del posto, forse senza volere, non dicono cose molto importanti.
Noi "italiani", però – perchè seppur Trafoi si trova in Italia, i Sud-tirolesi non si considerano affatto Italiani (l'unico "difetto", ma è comprensibile se andiamo a vedere la Storia Altoatesina) – abbiamo sempre bisogno di sapere qualcosa in più. Questo non è il luogo per fare politica, ma se non siete mai andati in Alto Adige, non intavolate mai questo genere di discorsi, questo è il mio primo vero consiglio. Quelli come me che hanno provato a farlo 20-30 anni fa con i ragazzi o gli adulti del posto, hanno trovato l'unico vero disaccordo con queste persone alle quali si guarda con grande dignità e rispetto e, a volte anche invidia, per la scelta di vita che fanno quotidianamente su queste alte montagne.
Comunque si può dire che per il turista amante della montagna, questo luogo è rimasto ancora un piccolo paradiso rispetto al mondo delle vacanze "mordi e fuggi", i prezzi sono molto accesibili e vi accorgerete della sincera ospitalità e seria professionalità. Qui siamo in Alto Adige dove è quasi tutto perfetto (forse è per questo che gli abitanti non si sentono italiani?).
A Trafoi si può venire anche solo per un lungo "ponte" o per un week-end, ma per sentire veramente i cambiamenti positivi che avvengono nella mente e nell'organismo, sono necessari almeno una decina di giorni.
 
L'ispirazione per un sito web è nata da: "Stelvio – Compendio di notizie" (Stelvio-Gomagoi-Trafoi-Solda) di Franco Della Rosa del Gruppo Ricerca Fotografica, a cui ho dedicato anche un link.
Ho potuto notare con quanta cura e passione il signor Della Rosa ha scritto una raccolta di notizie su questa valle. Dopo una breve introduzione di Gustav Thöni, l'autore presenta un'infinità di cose meravigliose ascoltate dagli abitanti o ricercate negli archivi storici.
In questo libro troverete aspetti geologici, storici, culturali; tradizioni e leggende di questa bellissima valle. Il libro lo potete trovare on line al sito di cui sopra.
Ora mi permetterà l'autore di citare questa sua frase: "Quale assiduo ospite di questi luoghi, insieme alla mia famiglia, ho ritenuto doveroso ricambiare con questo scritto ai piacevoli e frequenti soggiorni che qui trascorro".
Oggi questa frase rappresenta un po' anche me: quale assiduo ospite di questi luoghi, insieme alla mia famiglia, dal 1971 fino al 2002, ma che dal 2009 ho ripreso a frequentare da solo, ho ritenuto doveroso ricambiare con questo "sito web" ai piacevoli e, proprio dal 2009, frequenti soggiorni che qui trascorro!
Nonostante l'invito a leggere il libro del signor Della Rosa (vi assicuro che non mi ha pagato nulla per questa pubblicità, ma quando una cosa è fatta bene bisogna dirlo) al fine di conoscere questa valle e, non solo per una decina di giorni di vacanza, ma in modo molto più approfondito (cosa che potete fare anche da casa, prima di partire); io direi di passare in rassegna il materiale che ho preparato per farvi avere il massimo delle informazioni su questo angolo del Parco Nazionale dello Stelvio.
 
"STORIA DI TRAFOI "
 
*Ricercatori e studiosi suppongono e, tradizioni confermano, che il luogo dove ora sorge il Santuario dell'Apparizione delle Tre Fontane Sante era frequentato anticamente dai Druidi celtici i quali istruivano i loro successori.
 
In una descrizione di S.Enodio, Vescovo di Pavia (morto nel 521), si legge che un S.Antonio fuggì da Bormio al momento in cui avrebbe dovuto divenire prete, salì lungo la Valfurva per raggiungere il maso Milanz (la collina del paese di Tarces). Trovò due eremiti delle Tre Fontane e si unì a loro fermandosi fino alla morte di questi. (P. Sebastiano Heinz – I celti in val Venosta – 1895). Già prima di Cristo, allora qui esisteva un posto di culto pagano e nell'epoca del cristianesimo vissero eremiti cristiani. Se le annotazioni di S.Enodio sono veritiere, il Santuario delle Tre Fontane sarebbe uno dei più antichi dell'Alto Adige.
 
Nel 1229 il pio pastore di nome Moritz, vide tre getti d'acqua uscire improvvisamente dalla roccia e ciascuno portava con sé una croce. Il documento dice: "In verità gli angeli sono scesi dal cielo ed hanno portato tre croci". Nell'incanto dell'avvenimento il pastore afferrò una delle croci e, tenendola nella mano destra, disse: "Offro questa croce alla parrocchia di Stelvio di S.Ulrich". Ancora oggi a Stelvio la croce viene portata nelle processioni, per tradizione, sull'asta della bandiera dei giovani scapoli. "L'altra croce la offro", così continuò il pastore, "al convento di S.Giovanni Battista a Monastero (Mustair, in Svizzera)". Mentre il pastore pensava a chi potesse offrire la terza croce, questa sparì tra le acque.
Nella chiesa del santuario c'è un quadro votivo del 1693 che illustra la leggenda. Si vede un pastore con due croci in mano, mentre la terza viene portata via dall'acqua. Da questo miracolo delle acque con le tre croci ebbe origine il Santuario delle Tre Fontane Sante di Trafoi. Il credo popolare attribuisce miracolosi effetti a queste acque, però bisogna bere da tutte e tre le sorgenti.
 
Dopo la morte dell'eremita Johannes de Grava, il luogo del suo operato venne dimenticato dai pochi abitanti della valle. Ma la Madonna, non senza motivo, aveva scelto questo luogo per elargire le Sue grazie divine. La tradizione racconta una leggenda sul ritrovamento dell'Immagine Miracolosa. Un povero taglialegna volle abbattere un albero nei dintorni ove aveva vissuto padre de Grava. Ai primi colpi di scure, uscì una voce dalla pianta: "Taglia pure, ma non tagliare Me". L'uomo si spaventò e, sentendosi in vicinanze celesti, si gettò in ginocchio. Quando osò alzare gli occhi, vide il volto amabile della Madonna. Sull'albero fra i rami, c'era l'Immagine della Madonna, che ancora oggi si venera nel Santuario. In questo luogo subito dopo questo avvenimento venne costruita una piccola cappella in legno. In seguito molti devoti vennero ad ammirare la Madonna ritrovata miracolosamente. La cronaca parla di una processione del 1526 e della decisione di costruire una cappella in muratura. Ma ciò avvenne soltanto cento anni dopo, quando fu costruita la cappella di Loreto (1645), che ancora oggi si trova davanti alla chiesetta. (…)
 
Il nome del paese venne modificato col passare degli anni e dei secoli. Nel 1304 era Traful, nel 1327 Trefulio, nel 1485 Trefoi, nel 1741 Trofoi, nel 1840 Trofoy e dal 1863 Trafoi; gli abitanti odierni dicono Trafui. Si pensò che il primo nome Traful (Trefisol) derivasse da "Tribulium" (acqua in bollimento). Poi si considerò il numero "tre" e cioè, tre foglie, tre foci, tre casolari o masi, tre focolari. Le più recenti indagini considerano che derivi da Tra-auer cioè "sentiero contorto".
 
Trafoi iniziò ad essere abitato verso il 1520. Già a quei tempi viveva nella valle la stirpe dei Thöni, quindi dei Platzers e degli Ortler.
 
*Bibliografia: "Tratto da un opuscolo che si può trovare all'interno del Santuario delle Tre Fontane Sante, prima edizione italiana di Thöni Matthias".
 
Trafoi iniziò ad essere conosciuto verso il 1825 con l'apertura della strada del Passo dello Stelvio voluta dall'Imperatore Francesco d'Austria, ma la maggior frequentazione di questi luoghi da parte di visitatori provenienti dall'area culturale anglosassone avvenne intorno al 1877. Il motivo è riconducibile ad un omicidio che rese famosa di colpo Trafoi soprattutto in Inghilterra.
Il 16 luglio 1876 il quarantenne francese Henry Perreau, chiamato de Tourville, sulla strada dello Stelvio, nel tratto tra Sottostelvio e Trafoi, nei pressi della Rocca Bianca (ove è stata posta una piccola lastra di marmo), assassinò la moglie inglese Madaleine, nata Miller. L'omicidio e il processo, svoltosi a Bolzano nell'anno 1877, trovarono un ampio riscontro su tutta la stampa mondiale. Tourville tra I'altro fu condannato a morte, più tardi la pena fu commutata con venti anni di prigione, ma morì dopo 14 anni. Il motivo dell'omicidio fu il tentativo di impossessamento dell'eredità della moglie.
 
Lo slancio a livello turistico, vero e proprio, si ebbe in particolare dal 1895 con la costruzione del Grand Hotel Trafoi ad opera di T. Christomannos.
Il Grand Hotel (300 letti) faceva parte di una catena di alberghi costruita in concomitanza con la Strada delle Dolomiti e l’Hotel sul lago di Braies. L’albergo è andato distrutto nel 1917 da un incendio e non è stato più ricostruito.
Oggi sono ancora visibili i resti ed all'interno sono stati costruiti i servizi igienici del campeggio.
 
Il turismo, per ovvie ragioni, rimase sospeso nella prima guerra mondiale essendo il territorio zona di guerra e nella seconda quale presidio di confine militare.
Nel 1918, alla fine della Prima Guerra Mondiale, Trafoi e tutto il Trentino Alto Adige vennero annessi all'Italia.
La zona dimostrava di essere senz'altro un'area naturale da proteggere e Trafoi è rimasto inevitabilmente al centro del Parco Nazionale dello Stelvio istituito con L. nr. 740 del 24 aprile 1935.
La gratuita pubblicità del luogo la fece Gustav Thöni, nato proprio a Trafoi nel 1951, divenne campione del mondo di sci negli anni '70 e tutti si interessarono a questo piccolo paese del Val Venosta.
 
Seppur nessuno ha dimenticato le imprese di questo grande sciatore, oggi Trafoi, in Alto Adige e nel Tirolo austriaco, è conosciuto soprattutto per il Santuario della Madonna delle Tre Fontane, luogo di grande energia mistica e non per pochi, anche miracolosa….
E' senz'altro storia di Trafoi la tradizione della processione per la Madonna delle Tre Fontane che avviene in due momenti ben precisi: il lunedì dopo la domenica di Pentecoste (dal paese al Santuario delle Tre Fontane) e l'ultima domenica di settembre (dal Santuario alla Chiesa del paese).
 
Nei pressi del Santuario gli alpinisti esperti sono a conoscenza che c'è uno dei sentieri per le scalate all'Ortles (m. 3.905 s.l.m.), cima più alta delle Alpi Orientali e scalata per la prima volta nel 1804."

Dorino Bon

Posted in Uncategorized with tags , , , , , , , , , , on 9 Maggio 2009 by Bon Dorino

LA MONTAGNA DEL FRIULI VENEZIA GIULIA.

Posted in Uncategorized on 5 Maggio 2009 by Bon Dorino

ESCURSIONANDO SU WORDPRESS

Posted in Uncategorized on 4 Maggio 2009 by Bon Dorino